È lei la vera star di film e canzoni, totem dell’immaginario italico delle festività invernali: la Settimana bianca a Cortina d’Ampezzo.
Il mito:
“Io e i miei fra’ siamo un must delle feste a Cortina / Peggio del cast di un film dei Vanzina / Moncler o montone col dolcevita / Nei panni di Boldi e De Sica”.
Così il brano de Il Pagante che cita i celebri cinepanettoni ed è chiaro che la Settimana bianca a Cortina d’Ampezzo sia più che una vacanza, essendo entrata nella sfera del mito.
I cliché si ripetono per loro natura: i pochi secondi della scena “Sole, whisky e sei in pole position” in Vacanze di Natale del 1983 contano migliaia di visualizzazioni su Youtube. La frase pronunciata da Guido Nicheli, ‘Il Dogui’, è il Mantra di chi vive momenti di spensieratezza certamente caciarona, ma altrettanto chiaramente genuina.
Di fatto, la Settimana bianca a Cortina d’Ampezzo è sempre stata un modo di vivere la Regina delle Dolomiti.
Un modo che ha contagiato l’immaginario degli italiani, che lo hanno vissuto o solo immaginato e che, volenti o nolenti, hanno contribuito e contribuiscono anche oggi a tenerlo vivo e a esportarlo persino oltreconfine.
La Settimana bianca a Cortina d’Ampezzo ha un profilo unico nel suo genere negli anni Ottanta, legata agli eccessi di quel particolare decennio, animato da una fame di sperimentare che sembrava insaziabile, destinata a crescere per sempre.
Quasi che lo spirito di quella decade avesse trovato degna incarnazione in un’icona, la Settimana bianca a Cortina d’Ampezzo appunto, fatta di giorni di svago e divertimento o, per dirla con una parola celeberrima, di “libidine”.
Il rito:
Oggi come allora per molti il rito della Settimana bianca a Cortina d’Ampezzo si ripete con i Moon Boot ai piedi e gli sci in spalla lungo Corso Italia, prima di raggiungere, senza fretta, i locali per l’aperitivo.
Un aperitivo lungo e animato, degna anticipazione di una serata che naturalmente passerà dalla cena gourmet ai balli della notte.
Le pasticcerie, gremite al mattino, offrono un risveglio dolce e gustoso, ritmato dalle giuste pause per chi necessita di un poco di recupero dai festeggiamenti notturni.
E poi nuovamente via, chi per una giornata sugli sci, chi di shopping, per poi ritrovarsi in SPA e immaginare nuovi modi per rendere indimenticabile questo momento di vita votato alla spensieratezza.
Un’uscita con i cani da slitta, un volo in elicottero sopra le Dolomiti, un’alba nel rifugio più alto, una discesa sulla neve immacolata, una festa senza precedenti, una cascata di ghiaccio, un lago color turchese, un set cinematografico.
La fantasia può spaziare in ogni istante dell’anno, ma durante la Settimana a Cortina d’Ampezzo può diventare realtà.
Saperlo, scatena ancor più i nostri desideri e ciò che decidiamo di fare si riflette in ogni aspetto della vacanza vissuta tra le braccia della Regina delle Dolomiti.
In queste settimane l’originalità di ciascuno trova espressione liberamente.
Sono giorni unici al punto da costituire un mito personale che è anche collettivo, la cui eco va ben oltre i Social, di cui comunque Cortina è Regina naturale per la sua capacità di splendere e far splendere chi sceglie di viverla.
Tali attimi rimangono impressi nei mesi successivi e a essi vogliamo tornare appena possibile, per riassaporare le sensazioni piacevoli che vi abbiamo già sperimentato una volta.
Sono momenti da condividere con gli amici, con la famiglia, con chi si ama e con chi si conosce per la prima volta e che magari ritroveremo alla prossima Settimana bianca a Cortina d’Ampezzo.
Perché, un po’ come la stessa spiaggia dello stesso mare, ci sono amori che – come canzoni intramontabili – fanno giri immensi per poi ritornare nel medesimo luogo del cuore.
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