Gli Ski tour a Cortina d’Ampezzo sono molteplici e ciascuno offre esperienze peculiari per vivere la montagna con gli sci ai piedi.
Super8:
Il Super8 è tra i più noti Ski tour a Cortina d’Ampezzo non solo per le piste incantevoli e i luoghi meravigliosi attraverso cui si snoda, ma anche per il concorso a premi “Super8 Selfie, Photo & Video Competition” che vede questo Ski tour protagonista.
Il percorso si sviluppa lungo le piste dei comprensori Cinque Torri e Lagazuoi, toccando alcune delle cime dolomitiche più famose: le Cinque Torri, l’Averau, il Nuvolau, il Lagazuoi, il gruppo di Fanis e delle Conturines.
Ampio e panoramico, con accesso a rifugi panoramici che si contraddistinguono per una proposta culinaria di alto profilo, il Super8 Ski tour regala emozioni difficili da dimenticare.
Giro della Grande Guerra:
Tra gli Ski tour a Cortina d’Ampezzo che coinvolgono aree limitrofe, si annovera anche il Giro della Grande Guerra.
Il Giro della Grande Guerra permette di attraversare i campi di battaglia, le trincee e i sistemi di difesa delle truppe italiane e austroungariche della Prima Guerra Mondiale.
L’itinerario si sviluppa sulle piste delle aree sciistiche del Lagazuoi, delle Cinque Torri, di Arabba, della Marmolada e del Civetta.
Sellaronda:
Tra gli Ski tour a Cortina d’Ampezzo che permettono di vivere una giornata senza staccare gli scarponi, se non per le pause in rifugio, la Sellaronda è celebre per dare la sensazione che la neve sotto gli sci possa non finire mai.
Il percorso, infatti, si estende per ben 40 km (fra gli impianti di risalita di Val Gardena, Corvara, Arabba, Canazei) e l’unico desiderio è quello di prendersi tutte le ore necessaire per godere appieno dell’esperienza.
Montagna invernale: fuori dai sentieri battuti
Se poi si vuole vivere la montagna invernale più selvaggia è possibile uscire dagli itinerari più battuti.
Si tratta degli Ski tour a Cortina d’Ampezzo che prevedono gli sci d’alpinismo, per poi scendere in freeride lungo pendii immacolati in compagnia delle guide alpine e avendo sempre con sé l’equipaggiamento da valanga (ARTVA, pala, sonda).
Neve fresca, paesaggi incontaminati e immersi nella calma, la visione privilegiata delle vette e alcuni tra i fuoripista più belli delle Dolomiti: condizioni di pura magia che permettono di vivere emozioni difficilmente sperimentabili nella normale quotidianità.
La neve, su questi tracciati, è talmente leggera da sembrare polvere: è quella che gli sportivi e gli amanti della montagna chiamano “Powder” e, a Cortina, ha storicamente il nome di “Sfaría”.
Goffredo Parise così ne parla sul Corriere della Sera, in “Accadde a Cortina” del 14 gennaio 1980: «La vera, la grande, la sublime, la matematica neve è quella polverosa, microscopica neve a ghiaccioli di pieno inverno».
E continua: «La bellezza di questa neve è nutrita dal silenzio e dalla luce: una luce fredda e purissima radente o a picco, senza ombre, dove il blu del cielo si appoggia al candore delle vette e dei monti».
Per poi concludere: «Allora cominciare a sciare, avendo davanti a sé una lunga discesa immacolata dove nessuno è mai passato, soli, contro il sole, aspirando quel profumo quasi impercettibile che il sole estrae dalla neve…e solo allora e per pochi istanti, si può dire e ripetere e ricordare: “Sì, sono e sono stato veramente felice di vivere”».
Lo disse Parise, con parole difficili da eguagliare. Ma l’esperienza degli Ski tour a Cortina d’Ampezzo è lì, che vi attende:
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